Elogio all’agriturismo

Ultimamente, e per ultimamente intendo da circa 2 anni a questa parte, i nostri giorni di evasione dai confini piemontesi sono segnati dalla sistemazione in agriturismo o bed & breakfast. Un modo piuttosto cheap di visitare zone nuove senza svenarsi nello squallore di alberghi anonimi, approfittando invece dell’ospitalità famigliare di chi conosce bene luoghi e tradizioni. E devo ammettere che fino ad ora siamo stati piuttosto fortunati, pur affidandoci al caso, alle esigenze del portafoglio ed agli elenchi delle Aziende per il Turismo. Abbiamo potuto apprezzare così una grigliata di carne sotto il pergolato della famiglia toscana, la colazione a base di lardo, fontina valdostana e pane fatto in casa, la mitezza del lago d’Iseo e le dolci notti romane, giusto per citare qualche esempio. Ma come dimenticare il pranzo della signora Nives (anche proprietaria della casetta in alto), con fuori la bufera di neve, proprio sotto il Gran San Bernardo? Per chi volesse, come noi, sfruttare queste opportunità, in libreria è possibile trovare la guida “Dormire con poco”, del TCI, ed. Green Volunteers. Vi sono presenti parecchie soluzioni, compresi convitti e monasteri. Un’esperienza diversa e sicuramente interessante!